PIANO REGIONALE DI GESTIONE DISTRETTO IDROGRAFICO
Approvato il calendario, il programma di lavoro e la dichiarazione delle misure consultive per la revisione e l’aggiornamento del Piano di Gestione del Distretto Idrografico.
Il Comitato Istituzionale dell'Autorità di Bacino regionale della Sardegna con la Delibera n. 14 del 12.12.2012 ha approvato il programma di lavoro, comprendente le modalità di consultazione pubblica, che verrà seguito al fine di revisionare e aggiornare il Piano di Gestione del Distretto idrografico della Sardegna entro il 22 dicembre 2015.
I Piani di Gestione dei Distretti Idrografici sono lo strumento introdotto dalla Direttiva 2000/60/CE con l'obiettivo fondamentale di raggiungere lo stato buono per tutti i corpi idrici entro il 2015. Tale Direttiva ha istituito un quadro uniforme a livello comunitario per la protezione delle acque superficiali interne, delle acque di transizione, delle acque costiere, delle acque sotterranee, che:
- impedisca un ulteriore deterioramento, protegga e migliori lo stato degli ecosistemi acquatici e degli ecosistemi terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici sotto il profilo del fabbisogno idrico;
- agevoli un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili;
- miri alla protezione rafforzata e al miglioramento dell'ambiente acquatico, anche attraverso misure specifiche per la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie e l'arresto o la graduale eliminazione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze pericolose prioritarie;
- assicuri la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee e ne impedisca l'aumento;
- contribuisca a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità.
Nel Distretto Idrografico della Sardegna la prima versione del Piano di Gestione è stata adottata dal Comitato istituzionale il 25 febbraio 2010 (delibera n. 1 del 25.02.2010). La Direttiva 2000/60/CE (art. 13, c. 7 ) prevede che i Piani di Gestione dei bacini idrografici vengano riesaminati e aggiornati entro 15 anni dalla data di entrata in vigore della Direttiva stessa, cioè entro il 22 dicembre 2015.
Il riesame del Piano di Gestione implica, tra l’altro, il controllo dei progressi dei corpi idrici superficiali e sotterranei verso il raggiungimento degli obiettivi ambientali prefissati e la conseguente definizione di eventuali strategie correttive. In tal senso la verifica dell’attuazione del programma delle misure di Piano e dell’efficacia delle stesse risulta essere una componente fondamentale del processo globale di attuazione del Piano di Gestione al fine del raggiungimento degli obiettivi. Le eventuali criticità riscontrate in fase di riesame determinano la necessità di misure correttive e/o integrative dando così luogo ad una nuova versione del Piano che, a sua volta, sarà soggetta a riesame periodico innescando così un processo iterativo di aggiornamento e ottimizzazione dello stesso.
La Direttiva 2000/60/CE stabilisce inoltre che gli Stati membri promuovano la partecipazione attiva di tutte le parti interessate all’attuazione della direttiva, in particolare all’elaborazione, al riesame e all’aggiornamento dei piani di gestione dei bacini idrografici (art. 14). A tal fine devono essere pubblicati i seguenti documenti, e deve essere concesso un periodo minimo di sei mesi per eventuali osservazioni del pubblico:
a) il calendario e il programma di lavoro per la presentazione del piano, inclusa una dichiarazione delle misure consultive che devono essere prese almeno tre anni prima dell’inizio del periodo cui il piano si riferisce;
b) una valutazione globale provvisoria dei problemi di gestione delle acque importanti, identificati nel bacino idrografico, almeno due anni prima dell’inizio del periodo cui si riferisce il piano;
c) copie del progetto del piano di gestione del bacino idrografico, almeno un anno prima dell’inizio del periodo cui il piano si riferisce.
Pertanto, sintetizzando, la Direttiva prevede che, a partire dalla prima edizione del Piano di gestione, questo venga rivisto e aggiornato ogni 6 anni. Tre anni prima della pubblicazione della nuova versione di Piano deve essere avviata una procedura formale destinata a creare uno spazio di informazione/consultazione/partecipazione attiva dei cittadini attraverso la pubblicazione di documenti propedeutici alla versione definitiva del Piano.
A tal fine il Comitato Istituzionale dell’Autorità di bacino regionale con Delibera n. 14 del 12.12.2012 ha approvato il documento “Riesame e aggiornamento del Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sardegna - Calendario, programma di lavoro e dichiarazione delle misure consultive” e ha dato mandato alla Direzione generale agenzia regionale del distretto idrografico - Servizio tutela e gestione delle risorse idriche, vigilanza sui servizi idrici e gestione della siccità, di procedere alla realizzazione delle attività incluse nel programma di lavoro secondo il previsto calendario.
Chiunque può fornire osservazioni scritte o suggerimenti relativamente agli argomenti trattati nel suddetto documento. Tutte le informazioni relative alla procedura di adozione della prima versione del Piano di Gestione e i contatti ai quali inviare le osservazioni sono consultabili nel sito dedicato espressamente alla informazione e consultazione pubblica del Piano.

Consulta il "Riesame e aggiornamento del Piano di Gestione del Distretto Idrografico della Sardegna - Calendario, programma di lavoro e dichiarazione delle misure consultive" [file.pdf]
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